Inizio anno, tempo di contemplare i bilanci e gettare uno sguardo verso l'orizzonte più prossimo. Se diamo un'occhiata agli ultimi fuochi del 2018, non possiamo non augurarci che il suo successore sia di gran lunga meno tragico e più scanzonato. In ogni caso l'anno appena passato è stato fecondo di dischi, libri, biografie, insperate reunion e improbabili feat, tutte news che scorrendo la nostra timeline potete rispolverare velocemente. Parlando di musica, questo 2018 ha confermato l'ascesa nel gradimento internazionale dei generi Urban (rap, trap e derivati) sebbene il rock dato continuamente per moribondo – più che altro da addetti ai lavori e media – pare invece godere ancora di buona salute. Moltissime le uscite degne di nota, tra album molto attesi a livello internazionale come Tranquillity base Hotel&Casino degli Arctic Monkeys e nuovi ritorni come quello, sorprendente, dei nostrani Cripple Bastards che pochi mesi fa hanno rilasciato il settimo album La fine cresce da dentro a dimostrazione che il punk-grindcore più estremo ha ancora parecchie cartucce da sparare. Parlando di punk e di Italia non possiamo non ricordare un'altra uscita inaspettata, quella dei Fluxus: la band torinese, dopo ben 17 anni di silenzio, torna con Non si sa dove mettersi interamente prodotto tramite crowdfunding sulla piattaforma MusicRaiser (e questo la dice lunga sul numero dei fan del genere). Il 2018 ha visto anche il ritorno dei Disciplinatha con un nuovo osannato EP e un nuovo moniker, Dish-Is-Nein. Rimanendo in Italia e spostandoci dal lato opposto della sala troviamo il vero trionfatore delle classifiche Spotify: è Salmo che con Playlist, rilasciato a novembre, ha sbancato le classifiche di streaming, sebbene abbia fatto storcere più di un naso per via di alcune scelte stilistiche, mentre il nuovo lavoro dei Colle der Fomento, Adversus, ha messo d'accordo i puristi del rap con gli addetti ai lavori. In mezzo? Ci sta il cosiddetto indie italiano che ultimamente si sfilaccia tra cantautorato impegnato e riconoscimenti ufficiali. Targhe e premi in questo 2018 ad autori indipendenti come Chiara Effe, trionfatrice al premio De André, ma anche chiamate dai piani alti: gli Zen Circus, dalla storia underground decennale saranno infatti in gara tra i big a Sanremo, tra l'altro in compagnia di Motta e del rapper Ghemon... sarà il Sanremo alternativo che in molti si aspettano? Vedremo. Insomma, il nuovo avanza sì, le band collaudate continuano a produrre e via dicendo, ma non possiamo negare che questo 2018 ha visto una tendenza alla reunion (che sia tattica o totalmente sincera non sta a noi dirlo): ed ecco gli Smashing Pumpkins in formazione originale con nuovo disco e tour, I Rammstein che dopo dieci anni di stop hanno annunciato il nuovo album per questo 2019 e ancora, gli storici Bauhaus e gli ormai mitologici Tool che tornano dopo 12 anni di silenzio. La reunion che sicuramente ha avuto più successo nel 2018 però – anche se solo sul grande schermo – è quella dei Queen. Bohemian Rhapsody, il biopic su Freddie Mercury e soci uscito a novembre, è stato in assoluto il film più visto dell'anno in Italia e nel resto del mondo ha sbancato il box office, conquistando un pubblico sempre più appassionato di serie tv. Non possiamo infine dimenticare le personalità che hanno abbandonato fisicamente la nostra dimensione: tra tutti Aretha Franklin, Dolores O'Riordan, Stan Lee, Stephen Hawking, Bernardo Bertolucci.
Welcome 2019 e buon anno dalla redazione di Underground X!
Joveline