I 1782 sono una realtà doom stoner nuovissima che si è fatta notare subito da un largo pubblico con l’uscita del singolo She Was A Witch – cliccare per credere – e con una serie di artwork oscuri e ammalianti disseminati nel web e studiati ad hoc.
Rispondono alle nostre domande Marco e Gabriele, già insieme nei Raikinas e militanti di altre band che a vario titolo ruotano attorno all’Alex Bar, fucina di incontri musicali e culturali.
Buongiorno ragazzi e benvenuti su Underground X. C’è stata una bella ascesa dal singolo She Was A Witch al contratto con la Heavy Psych Sounds Records. Volete raccontarci un po’ come sono andate le cose?
Ciao Paolo, conosco Gabriele della Heavy Psych Sounds ormai da diversi anni, mi ha aiutato molto a far crescere la mia etichetta (Electric Valley Records, n.d.r.) e abbiamo organizzato insieme qualche live delle sue band. Per quanto riguarda i 1782 gli ho fatto ascoltare l'album, gli è piaciuto molto e così abbiamo iniziato a lavorare insieme; inutile dire che è una bella etichetta, nel rooster troviamo band del calibro di Brant Bjork, Nick Oliveri, Yawning Man, Nebula, Dead Witches e tante altre band davvero fighissime.
Ascoltando il vostro disco tra le altre cose viene in mente che vi piacciono parecchio i Black Sabbath. Cosa vi attrae così tanto di Anna Göldi e di quel fatidico 1782?
Ascoltiamo i Black Sabbath da sempre, quindi non possono mancare le loro influenze. Per quanto riguarda Anna Göldi ci ha talmente affascinato la sua storia (l’ultima donna condannata al rogo per stregoneria, n.d.r.) che abbiamo deciso di dedicarle il tema della band, infatti il primo brano composto, She Was A Witch, parla proprio di lei. Da quel momento ci siamo indirizzati verso temi macabri e occulti.
La cover dell’album (a cura di Sscvlt) e dei singoli pubblicati, per quanto minimale, ha un forte appeal e girando per il web è molto difficile – se non impossibile – trovare delle vostre foto. Cosa c’è sotto? Pensate che questo tipo di immagine e di mistero abbia contribuito a creare un alone di successo attorno alla band?
Non possiamo negare che le grafiche targate 1782 creino interesse da parte chi ci segue, ma non è una mossa studiata, abbiamo iniziato un po’ per caso con qualche artwork a tema e vedendo che la cosa funzionava abbiamo continuato a crearne di nuovi, incrementando la curiosità e l'interesse del pubblico.
Per quanto riguarda la difficoltà di reperire nostre fotografie è una scelta precisa, fosse per noi non avremo pubblicato neanche la foto promozionale (ridono, n.d.r.).
Parliamo un po’ di line up: in studio avete lavorato principalmente in due e in live vi siete presentati con un nuovo elemento al basso, Francesco Pintore (di Egon e Apneica). Si tratta di una collaborazione a lungo raggio? E nel caso avete in mente di restare un power trio o siete pronti ad accogliere altri elementi sul palco?
Noi due lavoriamo in studio, Francesco suona con noi in live, ci piace molto come suona e come persona, alla prima prova ci ha stupito e spettinato con i suoi suoni (ridono, n.d.r.) quindi sì, speriamo che sia una collaborazione a lungo raggio; tre è il numero perfetto, non aggiungeremo altri elementi.
Voci di corridoio, ma molto fidate, dicono che a dicembre suonerete in Germania in un paio di contesti importanti, ce ne volete parlare? Visto che ci siamo diteci qualcosa anche sulle date più imminenti.
A dicembre suoneremo all'Heavy Psych Sounds Fest Germany, si tratta di due fest, uno a Berlino e uno a Dresden, suoneremo con band fighissime, Monolord, Planet Of Zeus, Dead Witches, Black Rainbows e altre band super fighe. Abbiamo un altro festival all'estero nel calderone ma ancora non è stato annunciato nulla. Per chi invece vuole vederci al più presto suoneremo il 26 Giugno al Fuzz on The Beach, a Cagliari, con i Glitter Wizard, una band Heavy Psych Sounds americana.
Siamo vicini ai saluti. Salutiamoci con un’ispirazione: siete stati già coverizzati e ogni giorno decine di fan vi chiedono le cose più bizzarre. Che cosa li ispira secondo voi? Non siate modesti. Oppure siete di quelli che hanno sempre la sensazione che qualcuno li stia fregando, tipo Johnny Rotten?
In realtà non lo sappiamo, potrebbe essere dovuto all'alone di mistero e curiosità che si è creato attorno alla band. Non possiamo negare che tutto questo ci faccia piacere, ne abbiamo visto davvero tante: cover su YouTube e sui social, video recensioni, moniker della band sui muri, fan artwork e tanti altri omaggi, chiamiamoli così. Ma le cose più strane le leggiamo nei messaggi privati: c’è chi vorrebbe le nostre canzoni ai loro funerali, mentre si sballano o in altre situazioni un po’ più intime... (ridono, n.d.r.).
Questa è davvero l’ultima domanda: con quale demone (o forse con quale strega) avete fatto il patto?
Solo uno, TONY IOMMI!
Grazie mille, ragazzi. Alla prossima.
Grazie a voi! A presto.
Paolo Lubinu
La nostra recensione dell'album: 1782