Eraserhead Industries – Eraserhead, CD
Autoprodotto, 2019
Metal, industrial
Ascolta il brano: Il Figliol Prodigo
Primo album omonimo per gli Eraserhead Industries, giovane band industrial dalle tematiche introspettive riversate in costumi bizzarri sul palco e in lyrics – quasi tutte in italiano – incentrate su un’umanità disturbata.
Il disco apre con un’intro strumentale per collegarsi ad Alienation, caratterizzata da riffoni serrati di chitarra, avvolti e pressati da ritmi pesanti di batteria, acciaieria e vari suoni e disturbi industriali, con un cantato che possiamo definire teatrale.
Segue Il Figliol prodigo, song dalle forti tematiche sociali in cui peraltro risaltano le ottime capacità dei singoli musicisti, ma una nota di merito va sicuramente alla parte ritmica, che fa risultare tutto molto hard e di grande impatto anche nella successiva Crossing Mind, dove la voce di Matteo Deriu crea – nel suo groviglio di note ben assestato – una disperazione devastante e rabbiosa.
Si va avanti con Ghost Rapes, l’unico brano cantato in inglese, decisamente sperimentale e potente, a mio avviso il migliore dell’album, per quanto il cantato in italiano renda più diretti i concetti espressi. Cosa che avviene, per esempio, nella traccia Il lobotomista: qui il concept raggiunge una sintesi esaustiva attraverso un concentrato – frullato e non filtrato – di aspra critica sociale. E si chiude in bellezza con l’outro in qualche modo speculare a tutte le tracce, che dà un immediato senso di circolarità a questo lavoro certamente rabbioso e, per quanto ragionato, carico di odio e disperazione.
Un ottimo debutto, anche se, con una produzione più moderna e incentrata sulla qualità dei singoli strumenti, la band potrebbe essere più incisiva sul mercato discografico, soprattutto italiano.
Buona la prima per gli Eraserhead Industries.
Avanti così!
Luigi Deathcrush
eraserheadindustries.bandcamp
LineUp:
Matteo Deriu - Vocals
Luigi Porceddu - Guitar
Pietro Santoru - Keyboards and Programming
Fabio Amitrano - Bass
Giuseppe Monte - Drums