Recensioni



Tritonica – Disforia / Cd
Dischi Bervisti – 2018
Alternative rock
Ascolta il brano: al​-​Ghazālī

Oggi il menù della casa propone un trio, i romani Tritonica e il loro disco d'esordio Disforia. In quanto condizione di depressione accompagnata da esplosioni d'ira – la disforia – viene musicata perfettamente in questo album che si snoda attraverso 11 pezzi con un contrasto di quiete e deflagrazioni elettriche, sempre di ottimo livello. Puntuale e precisa la sezione ritmica e molto incisivi i suoni in generale, da cui traspare un grande affiatamento fra i componenti della band. Si capisce subito che nulla è lasciato al caso, a partire dal nome della band che regala immediatamente un'indicazione a musicisti e addetti ai lavori: il tritono richiama infatti quella che in musica viene definita la quarta aumentata o quinta diminuita. La band annovera influenze sludge grunge, stoner e progressive rock metal distintamente presenti e ben miscelate. Oltre a Tool, AIC, Kyuss e Opeth, già da loro citati in diverse interviste, ci ho trovato un po' di Nirvana, Jane's Addiction, Verdena e Teatro Degli Orrori. Le tracce che vi posso consigliare per un primo ascolto sono l'accoppiata iniziale al-Ghazālī e Manjala e le evocative Semiramis e Semiramide. L’unico appunto è che nonostante tutti e tre contribuiscano dietro il microfono, la parte vocale risulta un po' ripetitiva. Ci si aspetta un’ulteriore evoluzione sulle melodie nel futuro della band, per aggiungere un po' di varietà, anche perché i testi filosofeggianti sono molto belli e meritano un risalto maggiore. La nostra penisola continua a sfornare band interessanti che mettono al primo posto la creatività a discapito della faciloneria che purtroppo invade e pervade le nostre radio, televisioni e social media. Bisogna solo avere voglia di scovarle e di ascoltare con attenzione.

Catapain


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