Si è conclusa poche ore fa sull'onda dell'emozione del live dei Cure la terza edizione di Firenze Rocks, una quattro giorni che rimarrà sicuramente nei cuori dei fortunati partecipanti e soprattutto dei fan dei Tool che hanno finalmente rivisto la band dopo 11 anni di assenza dai palchi italiani e una misteriosa latitanza anche dagli studi di registrazione.
Il bill di quest'anno accontentava tutti i gusti anche se il day one, il 13 luglio, è stato il più atteso a livello emotivo: 45mila biglietti staccati per il ritorno di Maynard e soci, e uno show spiazzante e alienante, con i nostri che non si sono risparmiati per un'ora e mezza di live tiratissimo nel quale nessuna parola è stata pronunciate se escludiamo un "Firenze Hey!" sussurrato dal frontman. Nella stessa serata due guest d'eccezione: Smashing Pumkins e Dream Theater, i primi in tour con il volume 1 di Shiny oh so bright, pubblicato alla fine del 2018 e i secondi a presentare l'anteprima del nuovo lavoro in uscita, Distance over time.
foto di Francesco Prandoni per Onstage
Andato il primo giorno, cambio di palco e di genere per venerdì 14 con lo show del divo britannico Ed Sheeran, che ha incantato una folla di 65 mila persone, tra cui tanti giovanissimi e adolescenti. Tutta la giornata decisamente virata al pop ha visto sul palco gli Snow Patrol, Zara Larsson e Matt Simons.
Sabato 15 è stata la volta di un grande e coinvolgente Eddie Vedder in solitaria: il leader dei Pearl Jam da sempre affezionato ai palchi italiani non ha deluso lo zoccolo duro dei suoi fan. Picco di emozione in finale con una dedica al cineasta Franco Zeffirelli scomparso il giorno stesso, a cui ha dedicato Just Breathe. La performance dell'artista di Seattle è stata preceduta da ben cinque guest: James Burt, gli Amazons, gli Struts, Nothing bu Thieves e Glen Hansard.
foto di Francesco Prandoni
Ieri sera le battute finali: attesissimi i Cure di Robert Smith preceduti dai redivivi Sum 41 e dagli Editors, gli italiani Siberia e i Balthazar. Lo show dei pionieri della dark wave è stato acclamato dalle prime ore del pomeriggio da 40mila fan accorsi unicamente per loro. La band non si è di certo risparmiata concedendo al pubblico una lunga scaletta dei 30 brani più amati della loro carriera.
foto di Francesco Prandoni
E con il saluto del carismatico Robert si è chiusa questa edizione alla Visarno Arena: 170mila presenze complessive per un festival che oramai non ha nulla da invidiare alle realtà open air oltre confine. In attesa di indiscrezioni sulla prossima edizione, che sicuramente non tarderanno, vi rimandiamo al sito dell'evento.
Ci vediamo nel 2020!
Joveline
foto di Francesco Prandoni per Onstageweb