Icone del gothic rock e pionieri del post punk, i Bauhaus, nati nel 1978 nelle brumose lande britanniche, festeggiano i 40 anni della loro fondazione, riformandosi almeno in parte e pubblicando una raccolta rimasterizzata intitolata The Bela Session. Il ritorno on stage per una serie di concerti tra Europa, Australia e Nuova Zelanda sta facendo impazzire i fan di almeno tre generazioni. Il disco, così chiamato in omaggio al loro brano-manifesto Bela Lugosi's Dead, raccoglie le primissime registrazioni della band datate gennaio 1979. Si tratta di un EP di cinque brani, tre dei quali inediti, più la title track e il suo lato B Boys, rimasterizzati da Mandy Parnell (già produttrice di Bjork e Brian Eno) che ha lavorato sulla bobina analogica originale. Il disco è disponibile in streaming su Spotify e in vinile, dopo 30 anni in cui era praticamente introvabile perché mai ristampato. Per quanto riguarda il frangente live i Bauhaus, ovvero il frontman Peter Murphy e il bassista David J, hanno riproposto tutto il primo album della band In Flat Field, intervallandolo con i brani che hanno fatto la storia del gruppo. Immediatamente il tour è stato ribattezzato The Ruby Celebration, richiamando la tradizione per cui i 40 anni di matrimonio sono detti "nozze di rubino": partito da Wellington in Nuova Zelanda lo scorso 18 ottobre, ha toccato anche Roma e Milano il 21 e 22 novembre. Il tour si concluderà a metà dicembre in Grecia, ma Peter Murphy ha già pronta un'ulteriore sorpresa per i suoi fan, infatti è in fase di realizzazione la ristampa dell’intera discografia dei Bauhaus in vinile colorato, ovviamente limited edition.
Joveline