Il 29 novembre è arrivato nelle edicole di tutta Italia il numero 1 di Samuel Stern, nuovo personaggio seriale della BUGS Comics.
Parliamo di un signor fumetto horror con possessioni, demoni e ombre psichiche. “L’incubo ha un nuovo avversario”, si legge nella presentazione, e questo è Samuel Stern: un libraio dai capelli rossi di Edimburgo, ma anche un esperto di demoni affiancato da Duncan, un prete boxeur fuori dalle righe.
Gli incubi che Samuel deve affrontare si annidano nell’anima, o psiche, di ogni essere umano, là dove c’è una profonda e spaventosa oscurità, una sorta di “scantinato dove buttiamo tutto quello che non vogliamo avere sotto gli occhi”, cosa che di per sé rende il fumetto un horror di spessore. D’altra parte, per quanto prematuro, il confronto con Dylan Dog appare inevitabile, almeno sul piano della provenienza culturale: la mostruosità come fatto interno, lo struggimento del personaggio e forse una sua mostruosità (beh, nel senso del lato oscuro) che andremo a conoscere, si suppone a piccole dosi, nel corso della serie.
Ideato e scritto da Gianmarco Fumasoli e Massimiliano Filadoro e disegnato da Luigi Formisano, questo numero uno ha un movimento fluido e gratificante per il lettore (cosa per niente scontata al giorno d’oggi) e l’ambientazione creata risulta credibile, urbana, reale: tutto scorre con un bel ritmo e i giusti colpi di scena. Ma torniamo all’ombra. Qui, in questo vuoto dell’anima – come si legge nella presentazione – a volte entra qualcosa di antico e innominabile; il compito di Samuel è far sloggiare il demone attraverso riti sciamanici, così come accade in questa prima storia, Il nuovo incubo.
La copertina, molto affascinante, ha una chiaro sapore lovecraftiano, disegnata non a caso da sei mani ben note in casa Bonelli: quelle di Valerio Piccioni, Maurizio Di Vincenzo e Emiliano Tanzillo.
Una bella curiosità è che Samuel Stern si potrà acquistare solo ed esclusivamente in edicola: la BUGS ha infatti dichiarato di non metterlo in vendita neanche nel proprio store online. Un atto coraggioso, bisogna dire, perché arriva in un momento in cui le edicole non se la passano troppo bene; una scommessa romantica ma non scellerata, vista l’ottima distribuzione e i riscontri entusiastici dei fan, dei blog e delle testate di settore.
C’è un filo di ragno che lega l’assurdo alla realtà, muovendosi tra gli incubi più antichi e la psiche ma, grazie a Dio, pare che sia un ragno buono.
Perciò correte in edicola.
E nun ce rumpete!
Marcella Muglia
www.bugscomics.com/