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di Marcella Muglia

Esce in esclusiva per CVLT Nation il video documentario che racconta la creazione di The Chaos Awakening, l’ultimo disco di Alos, uscito a settembre 2018 per Dio Drone, Archeological records e la belga Cheap Satanism Records.
Alos è Stefania Pedretti, già OvO e Allun, musicista e performer che integra musica sperimentale, videoarte e improvvisazione con l'obiettivo di coinvolgere attivamente il pubblico in uno spettacolo capace di far vivere una forte esperienza sensoriale. Alla base dei suoi esperimenti c'è la figura femminile, il suo ruolo nella storia e nella società contemporanea in un'indagine di critica e di riflessione.



Il documentario appare molto suggestivo, crudo e diretto: Stefania racconta come è nato il disco e perché, in un'atmosfera esoterica e intima capace di far rabbrividire, tra richiami sciamanici e tinte black. La registrazione e le riprese sono state fatte dal vivo durante la residenza artistica in Valico Terminus, una casa di campagna in totale isolamento tra l'Emilia Romagna e la Toscana, una valle oscura potremmo osare.
Nel video Stefania spiega che The Chaos Awakening riparte dalle origini di Alos e nasce quindi come live performativo, prima ancora di diventare disco. Si tratta di un vero e proprio rituale che vuole risvegliare il caos dentro e fuori ogni essere umano e soprattutto nel pubblico presente, cercando di tirare fuori sentimenti profondi e nascosti. Una sola traccia di 20 minuti che ruota intorno all’Aria e al Fuoco, dove il  ragionamento ricade sui contrasti e sulle sfumature: bianco e nero, luce e tenebra, sole e luna.



La dimensione ottimale per questa esperienza live è la totale libertà, l’assenza di limiti audioscenici e quindi suonare in un club come in una casa privata come in mezzo ai boschi. In questo contatto con la natura – direi sempre oscura – trova la sua creazione uno strumento vicino alla chitarra che Stefania ha chiamato Lo Scettro del Caos (costruito da Nude Guitars): si tratta di un tronco di legno con due corde, una di basso e una più acuta. Per il resto la performance si focalizza interamente sulla voce che gioca con gli ambienti al modo di Alos, libera e inquietante; un vero rituale.
Amen.

Marcella Muglia






The Chaos Scepter

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