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di Marcella Muglia

Il 12 settembre è uscito il film di Alessio Cremonini Sulla mia pelle prodotto da CinemaUndici e da Lucky Red e distribuito da Netflix per lo streaming. Il film racconta gli ultimi giorni di Stefano Cucchi, arrestato il 15 ottobre del 2009 e morto sette giorni dopo in carcere, durante la sua custodia cautelare.

La proiezione del lungometraggio, in apertura alla sezione "Orizzonti" della 75esima Mostra del Cinema di Venezia, è stata seguita da sette minuti di applausi, portando con sé una miriade di sentimenti contrastanti e una valanga di polemiche. Da una parte c’è chi parla di processo in corso per delegittimare la pellicola e chi accusa la produzione per dei presunti finanziamenti pubblici;  dall'altra c’è una folta schiera di sostenitori dei diritti umani e civili che non si stancano di denunciare a gran voce l’ingiustizia subita da Stefano e dalla sua famiglia. In prima linea c’è sempre stata la sorella di Stefano, Ilaria Cucchi, che in questi nove anni non si è mai fermata davanti ai processi, alle perizie e alle indagini interminabili, sempre determinata a conoscere e far conoscere la verità sugli ultimi giorni di Stefano. Naturalmente anche il film si muove in questa direzione: per informare, denunciare e far riflettere.

Nei giorni successivi alla prima sono state innumerevoli le proiezioni gratuite organizzate da associazioni, centri sociali e collettivi universitari che hanno saltato i vincoli del copyright in nome dell'informazione e della necessità di diffondere la storia di Stefano. Le proiezioni gratuite non si sono fermate neanche davanti alle denunce da parte di Netflix e Lucky Red e alcune censure di Facebook.

 Il primo ottobre Stefano Cucchi avrebbe compiuto 40 anni e domenica 7 ottobre si svolgerà a Roma il quarto memorial in suo onore, per non dimenticare e sopratutto per ravvivare il dialogo sociale su alcuni diritti inalienabili come la libertà e la dignità personale.

"Stefano non è più solo mio fratello. Stefano è di tutti, mi piace vederla così, di tutti coloro che non si arrendono ai soprusi e le ingiustizie, anche quando non riguardano direttamente loro stessi o i loro cari. Quella che stiamo portando avanti, nel nome di Stefano, è un'enorme battaglia di civiltà" (Ilaria Cucchi).

 
Marcella Muglia


 

www.stefanocucchi.it  Associazione Onlus Stefano Cucchi

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