Oppure pensate alle spille a testa in su? Anche se qualcuno si atteggerà ad anglofilo sappiamo bene cosa evocano queste due paroline, donnine supersexy dal fisico mozzafiato avvolte da pochi metraggi di stoffa che ancheggiano sui trampoli nelle strade della vostra città o più prosaicamente sulle piastrelle del locale da voi abitualmente frequentato. Non è una news che le donne fin dalla notte dei tempi abbiano tenacemente desiderato di essere carine e apprezzate per il loro aspetto esteriore (prima) per poter poi dimostrare quanto sono toste intelligente e sbarazzine nel secondo step, e di questo stiamo parlando se parliamo di pin up, di donne toste intelligenti e anche sbarazzine, ma soprattutto sensuali e con una camminata da pantera nella giungla anche quando tra il piede e l'asfalto si interpone un vuoto cosmico di svariati centimetri.
Tentare una panoramica all'interno dell'armadio di una pin up, cari estimatori, è compito piuttosto complesso ma il lavoro sporco si sa prima o poi va fatto e quindi anzichè proporvi una carrellata asettica dal cassetto lingerie al soppalco cappelliera ho pensato di presentarvene direttamente una.
La pin up che andremo a conoscere si chiama Lola come nei peggiori remake di qualsiasi cosa e non è mica una pin up dell'ultima ora, lei si dedica tenacemente alla causa almeno da un anno. Per prima cosa sa che vuol dire pin up, termine sbarazzino coniato all'alba della seconda guerra mondiale da astuti tipografi statunitensi per mettere in moto una macchina sfornasoldi che nel tempo ha raggiunto anche vette ineguagliate nell'arte della fotografia: insomma pin up - che significa " da appendere"- in origine mica definiva le fanciulle dentro il foglio ma proprio il foglio (dotato di puntina? Chissà..) che i valorosi e giovani soldati americani appendevano in caserma dentro il loro armadietto o tenevano amorevolmente piegato dentro la giubba insieme al Vangelo in attesa dello sbarco in Normandia. Le signorine ivi ritratte evocavano dolci promesse di un ritorno a casa con un minimo di prurigine purchè sana, diciamo pure alla torta di mele. La nostra Lola sa che le pin up del tempo che fu non erano bieche aspiranti attrici che cercano di sbarcare il lunario posando per fotografi d'emergenza, ma bensì delle antesignane della donna moderna, così come noi la conosciamo...
Lola infatti è una donna moderna demodè, sa quello che vuole infatti: vuole tutto "vintage"che si tratti di una mensola o del cane, ama le collane di fiori hawayane e i guanti di Rita Hayworth, l'ombrellino parasole, l'abito da sera leopardato, i costumi da bagno interi e la frangetta alla Bettie Page e anche il bustino con stecche di balena per strizzare alla perfezione il punto vita. Ha le idee chiare quando è bionda e quando è mora anche se a volte si sente una vera rossa. Gli occhi socchiusi sotto teneri occhiali a forma di cuore sono bistrati con un eyliner perfetto e la bocca, pure quella a forma di cuore fa pandan con il tatuaggio sul braccio.... anch'esso a forma di cuore?!
Com'è tutta questa dolcezza Lola? Ma questa non è dolcezza si altera lei, indicando il bicipite..
Ah si, il cuore trafitto da una lancia! Non è una lancia è un ancora! (Perchè l'amore che l'ha spezzato ha l'animo di un marinaretto che comunque non resisterà a lungo al suo canto da sirena). Insomma dolce e tosta la nostra pin up, come un muffin troppo cotto...eh si un'altra irrununciabile mania della nostra Lola sono i dolci, o meglio i cupcakes piccole opere d'alta pasticceria dai colori fluo preparate con le sue mani, ovviamente affusolate e con le unghie di 4 centimetri laccate di rosso. Lola è una creativa, non si accontenta di agghindare il proprio corpo ma allunga i suoi tentacoli di stile tutto intorno a se...
il suo giudizio insindacabile infatti pesa come una mola sui gusti delle amiche per non parlare del fidanzato del momento. La nostra pin up lo desidera infatti del tutto complementare a lei, e credetemi 9 volte su 10 riesce nell'impresa di modellare un perfetto bananone sul cranio del buon capitato.
"Le epoche passate, sono come deja vus" continua lei "Il mio sogno è vivere nella Los Angeles degli anni 40..." e poi improvvisamente perplessa: "sarebbe fantastico che la gente non pensasse che sono appena uscita da un party in maschera quando passeggio circondata dalle mie amiche in jeans (che horrore!) e scarpe da tennis!".
Joveline.
ARTICOLO TRATTO DAL NUMERO 7 -