Non stiamo parlando di stratagemmi per farvela digerire, questa puntata nel magico mondo della moda farà acqua da tutte le parti, uno perchè inizia con una truffa e due perchè siamo tutti daccordo nel bercela.
Del resto chi non c'è cascato durante i famosi verdi giorni? Un po' tutti noi.
Qualcuno che conosco disse che se uno è punk lo resta per tutta la vita, e sono sommariamente daccordo, a patto che ogni tanto si cambi calzini e pantaloni.
Del resto conosco anche qualcuno che dal 1977 circa è rimasto sempre lo stesso, dentro e fuori (calzini esclusi?).
Queste due persone che chiamerò Sheena (si, come la famosa canzone che non significa assolutamente niente ma ha una certa preistoricità) e Yvan sono appunto la conferma e la eccezione della famosa regola, l'alfa e l'omega dello stile di cui sopra che, come un otto rovesciato io credo per sempre continuerà, perchè c'è poco al mondo di così vero e caricaturale di questa estetica chiamata Punk.
E adesso Sheena verrà a dirmi che non è un'estetica no, its a way of life, uno stile di vita e chi può darle torto? Non certo Yvan che a quasi 45 anni è un tipo snello come un personaggio di Tim Burton, con la testa rasata e gli spilloni infilati nelle orecchie, a random, lo sguardo acuto sebbene a prima vista fumoso, infinitamente paziente nel raccontare sempre gli stessi aneddoti alla ventenne Sheena e ai suoi amici, che si, anche loro sono punk rockers.
La storia di Yvan fa forse un po' impressione e forse fa storcere il naso a chi (non è il caso di Sheena) non gli crede fino in fondo.
La storia di un teenager negli oscuri anni '80 che è stato tra i primi in questa cittadina -nella quale anche la nostra Sheena ha avuto la sfortuna di nascere- a capire di avere un certo malessere.
Il resto potrebbe essere un carrellata di storie perchè Yvan di genti ne ha conosciuto tante, anche famose o in procinto di diventarlo, come ha conosciuto vagoni di treni e anche toilette di stazioni di servizio dove spesso ha pernottato, o altri pavimenti più o meno simili dove ha pernottato.
Ma insomma non è importante il giaciglio quando tutto il resto della vita viaggia a velocità raddoppiate, e Yvan non si è nemmeno reso conto che 10, 15 20 anni siano passati in un random di pogo selvaggio, tatuaggi fatti a mano con un ago nel retrobottega di un pub di Brighton...(o era Glascow?) scambi di sangue e salive sui binari di qualche stazione al termine dell'europa occidentale, ritorni allucinanti a casa mentre i tempi cambiavano e i genitori mano mano si spaventavano sempre meno.
Anche Sheena lo farà è sicura, è questo che pensa e a volte lo dice anche, davanti al suo mentore Yvan che incontra quasi ogni sera seduto sul marciapiede del suo quartierino con una birrina tra le mani. Per ora i suoi unici viaggi contemplano aerei, pulman e soprattutto letti con un materasso e per ora non ha ancora spaccato una vetrina, anche se minaccia di farlo...
Perchè è sicuramente molto più delusa di quanto fa credere, nel vedere i punkettoni vestiti e abbigliati come marionette fare "colore" per le vie di Camden town o sulla fontana di Piccadilly... e con una certa frustrazione si perde nei racconti della vita precedente di Yvan, racconti che del resto potrebbero essere frutto di flashback confusi e immaginazione.
Menomale che esistevano quelle latte a rullino negli anni '80 a documentare il suo passato spille&aghi altrimenti Sheena potrebbe pure dubitare di lui, si sa lei non si fida di nessuno.
Ma le foto d'epoca di Yvan stanno lì conservate gelosamente in un quaderno a quadri, e sono sinistramente similari a quelle che la nostra ha scattato all'ultimo punk fest cittadino e messo online su instagram!
Quello che probabilmente Sheena e molti di noi non capiranno mai a fondo, è che il punk si è insidiato talmente a fondo nel nostro look da un emisfero all'altro, che nemmeno ci si fa più caso, del resto la famosa cresta, nella versione minimal, è diventata per antonomasia il codice di riconoscimento del truzzo 2.0.
È questo che fa arrabbiare terribilmente Sheena e il suo mentore Yvan (vabbè dai, più che arrabbiato al massimo lo si può vedere tirar su gli occhi al cielo con rassegnazione), il punk li ha fregati tutti e due ed ora alla soglia del nulla si rifugiano nei ricordi, personali o collettivi poco cambia.
L'anfibio preso da Yvan a Londra nel 1988 e ancora funzionale non differisce se non nel materiale dal boot in pelle veg dell'eco-Sheena, li fa assomigliare pericolosamente, come il padre e la figlia in cerca di redenzione.
Eh si anche se Sheena è il risultato di 40 anni di mix and match, di purismo e contaminazione e Yvan sia sbocciato durante la prima onda, lo sembrano eccome.
Ok, in un punto imprecisato nel tempo c'è stata una truffa, certo... ma a loro piace, e pure a noi.
Joveline