...in questo episodio ci occuperemo di fashion blogging
Come immagino l'esigua moltitudine dei lettori si aspettava,
in questo episodio ci occuperemo di fashion blogging, e di tutto il denaro che ruota attorno al magico mondo delle bloggers, delle capsule collections, delle settimane della moda e soprattutto degli scatti sui social network.
Ho detto denaro? Volevo dire stile, stile a palate.
Per infatti ha dei problemi compulsivi con lo shopping, frequentare assiduamente questi mondi virtuali è sicuramente un palliativo alla dipendenza anche se a lungo andare potrebbe creare disperati tentativi di imitazione.
Ma andiamo per gradi.
Per i profani all'argomento, ammesso che ce ne siano, (probabilmente sono tutti nordcoreani) un fashion blogger è un icona di stile con tanta voglia di condividere la propria passione per i vestiti, le scarpe, gli accessori eccetera eccetera; un testimonial di collezioni esclusive con un accredito assicurato in prima fila per tutte le première ai quattro lati del globo e spesso uno stilista egli stesso con le sue creazioni di dubbia portabilità (ma tant'è, dato che dietro di lui lavora una macchina organizzativa di marketing e pubblicità da centinaia di dipendenti).
Oggi, la figura del fashion blogger è oramai imprescindibile nel campo di cui sopra e nel momento in cui scriviamo (la fine del 2014) sono assolutamente loro i nuovi divi delle passerelle, termine peraltro in disuso e che fa molto supermodelle degli anni '90... insomma chi se le ricorda più?
Le passerelle dico: sono roba preistorica.
Oggi chiunque voglia vendere uno straccio con un cartellino a 6 zeri deve affidarsi al web, ai social, e soprattutto ai nuovi dittatori della tendenza. Anzi dittatrici, dato che il 90% dei f-blog sono gestiti da donne, o meglio da ragazze: queste, un'età compresa tra i 15 e i 45 anni, sono inspiegabilmente quasi tutte molto belle, raramente solo carine, e possiedono un guardaroba a scomparsa con accesso diretto al magico mondo di Narnia.
Si stima che tra Stati Uniti e Asia esistano almeno 100.000 fashion bloggers e che la loro influenza nel campo della moda cresca esponenzialmente con l'espandersi delle piattaforme social tra le quali svettano manco a dirlo Instagram e Pinterest.
Sarebbe scontato dire che un'immagine vale mille parole ma lo diciamo lo stesso dato che le nostre dive internet non devono solo saperci tanto fare con la costruzione degli outfit e l'upload delle foto, quanto e anche con gli articoli che quotidiamente compongono (con o senza l'aiuto di un addetto stampa, ahimè questo non lo possiamo stabilire) e postano nel loro diario online.
I contenuti viaggiano sul doppio binario della vita pubblica e privata della protagonista il tutto raccontato in uno stile easy e leggero, più o meno corrispondente al peso corporeo della scrittrice e presentato in doppia versione inglese/lingua madre.
Perchè il mondo della moda parla la lingua di Shakespeare ovvio, ma non bisogna trascurare le connazionali: questa è un precetto che una f-blogger non deve mai dimenticare ancorchè già arrivata. Coltivare i followers, sono loro infatti ad innalzare il blog e la sua tenutaria agli altari della fama, e a spingere gli sponsor a destinare i propri banner proprio a quella pagina piuttosto che a un altra.
E a spingere gli sponsor a regalare gadget,pass, ingressi, edizioni limitate, vestiti.
E a spingere gli sponsor a rivestire il blog del suo prezioso marchio.
Adesso, in un mercato abbanstanza inflazionato ma non completamente saturo, con ancora un margine di possibilità di farcela, si moltiplicano le guide, i manuali e i tutorial per diventare reginette della moda e fare un sacco di soldi.
Strategie minuziosamente dettagliate che in teoria dovrebbero insegnare trucchi e svelare retroscena del mestiere anche a chi non riesce proprio a concepire il sistema di abbinamento cromatico.
Una versione millennium del classico "Come diventare miliardario in 10 mosse"? Forse. Vi riassumo i punti salienti in caso vogliate farne tesoro.
1- Aprite un blog: il dominio si paga ma sicuramente avete anche voi almeno 20 amici ingegneri informatici precari o che non lavorano proprio: in nero vi faranno un prezzo di favore.
2- Compratevi dei vestiti (e scarpe, borse accessori, make up).
3- Alternativa un po' più macchinosa al punto 2- fatevi prestare dei vestiti. Da amiche ricche, sorelle con un lavoro, amici proprietari di boutique, shop, catene di franchising (del resto chi non ne ha?).
4- Conciatevi a lucido come un personaggio di Gossip Girl e andatevene in giro per la vostra città, un parco, il fiume, una spiaggia, un attico di un grattacielo, o i residui industriali di qualcosa e...
4 e 1/2- fatevi un sacco di foto: fatevele voi e fatevele fare, non rinunciate mai all'abitudine della simpatica condivisione di un selfie con i vostri seguaci! Loro adorano vedere quei simpatici pallini rosa sulla vostra lingua quando fate le boccacce.
5- Fate finta di mangiare: junk food, cucina fusion, delicatessen,macarones cupcakes, muffin, noodles, sushi! Il sushi è il cibo must have della it girl, perciò se non vi piacciono quei rotolini d'alga con dentro del viscido merluzzo ordinatelo lo stesso, l'importante è che uplodiate la vostra faccina ossuta mentre si prepara ad agguantare il pescetto. Al limite lo mangerà il vostro ragazzo o finirà nella pattumiera del giapponese.
(Del resto se mangiaste tutto quello che postate sul vostro blog non avreste più modo di entrare nella vostra adorata taglia 38, giusto?)
6 e punto fondamentale- taggate e hashtaggate tutto quello che vi passa per le mani a cominciare dall'aria che respirate. Un giorno potrebbe essere quella di #losangelesCA
7- Invitate la ggente sul vostro blog: il modo più semplice e anche più sbrigativo per avere visite, like e addirittura commenti è spanderne voi stesse a piene mani sui blog altrui. Lo so che odiate profondamente le vostre rivali ma essere ruffiani è l'unico modo per riuscire in questo mondo così effimero. Del resto lo diceva anche Andy Warhol (forse - e andiamo subito al punto 8).
8- Citate gente famosa e non appena ne avete la possibilità fiondatevi a tutti gli eventi in cui sia possibile trovarne in carne e ossa. Cercate a quel punto di farvi fotografare con qualche celebrity, a costo di fotobombare senza ritegno. A quanto pare a suo tempo lo fece anche una professionista del campo (vedi box) con ottimi risultati.
Vi sembra troppo facile? Anche a me, e sebbene continui ad essere del parere che lo stile è molto personale e blabla, insisto perchè non vi dimentichiate dell' assoluta importanza del saper copiare. E le vere fashion blogger lo sanno fare eccome, si copiano a vicenda in continuazione. Le fan copiano le famose, che a loro volta le copieranno dopo che avranno raggiunto un relativo incremento di like. Senza contare tutte le ragazze che si vestono come loro e un giorno avranno un blog, c'è un impressionante esercito di cloni là fuori ed è in continua crescita: parafrasando una canzone dell'altro secolo "sono come me ma/ si vestono meglio".
She's the One
Chiara Ferragni, aka The blonde Salad, dal nome del suo multimilionario blog è una delle fashion blogger più potenti e una delle giovani donne d'affari più quotate: del mondo.
Influencer, stilista, designer, direttore creativo per tantissimi marchi la bionda e italianissima Chiara non solo è protagonista di una favola, ma un'imprenditrice il cui fatturato nel 2014 ha sfiorato i 4 milioni di euro. Muove i primi passi su una delle piattaforme più usate dai giovanissimi, Flickr, per poi aprire (nel 2009) un blog tutto suo, che attualmente, insieme all'account Instagram ha un milione e mezzo di visitor fissi e circa 13 milioni di visualizzazioni al mese. Disegna mocassini per la Disney, ha creato una sua linea di scarpe, la Chiara Ferragni Collection, e ha messo su una società, la Tbs Crew, dove lo staff, tutto under 30, propone un progetto di multimarketing pubblicitario per le aziende che vogliano espandere il loro raggio d'azione.
Modella in esclusiva per Guess, ha due sorelle e una madre socialites che con lei non si perdono un evento mondano tra Europa, Asia e Americhe. L'ultima consacrazione? Per il 25° anniversario di una delle cartoonseries più amate di tutti i tempi Matt Groening in persona ha simpsonizzato la nostra insalata bionda. Non male per una ventisettenne (è nata a Cremona nel 1987) che di sé dice (citando Einstein): "non ho talenti particolari, sono solo appassionatamente curiosa".
JOVELINE
ARTICOLO TRATTO DAL NUMERO 13 - FEBBRAIO 2015