Interviste

Milkwhite - Underground X
Milkwhite è, per chi ama le definizioni, una female rock'n'roll band ma in realtà è molto di più.



Noi preferiamo chiamarlo progetto in progress, data la sua continua evoluzione.
Attualmente è formato da due entità: Erika Giuili e Stefania Imperatori che si danno da fare tra basso e chitarre e ha sede nella Città Eterna, ma anche questa come vedrete è solo una fase.
Abbiamo scambiato due chiacchere con la fondatrice/vocalist/frontgirl Erika.


Ciao Erika e benvenuta sulle pagine di Underground X Zine: il progetto Milk White nasce nel 2008 se non sbaglio... Raccontaci un po' come è nata la band

In realtà "Milk White" nasce nel luglio 2007, avevo iniziato a scrivere qualche canzone e degli amici mi invitarono a suonare ad una serata al Circolo degli Artisti, non essendo mai salita sul palco prima di quel giorno l'ho vissuta un pò come un' esperienza eccezionale e non avrei mai pensato si potesse ripetere.
Quando invece arrivarono altre proposte capii che era una strada che avrei potuto seguire.
Quando ho inziato ero da sola, poi ho provato a costruire una band, non era proprio facile trovare qualcuno che potesse condividere appieno il mio progetto, ho continuato a cercare finchè non ho incontrato Stefania e recentemente dopo anni di tentativi abbiamo preso la decisione di rimanere in due.
Io e Stefania passiamo molto tempo insieme e abbiamo un continuo confronto musicale e ideologico per cui abbiamo scelto di concentrarci sulle nostre idee e di svilupparle nel modo a noi più congeniale!


A distanza di soli 3 anni nonostante i cambi di formazione avete raggiunto traguardi importanti, due ep, un full lenght rilasciato da Cose Comuni e diverse collaborazioni importanti. Il vostro primo album Cigarette Crimes (con Massimilano Amoroso al basso e Gianni Galadini alla batteria, poi usciti dalla band ) è stato prodotto da Pierluigi Ferrantini dei Velvet che appare anche in un'ospitata nel brano "Kiss 'n' kill"....ci racconti com'è andata?

Abbiamo conosciuto Giancarlo (batterista dei Velvet) ad una serata che entrambi frequentiamo spesso, parlando del più e del meno è uscito fuori che anche noi abbiamo una band, dopo averci visti dal vivo sapendo che avremmo dovuto registrare dei brani ci ha invitati nel loro studio dove abbiamo conosciuto gli altri ragazzi.
Abbiamo inziato a registrare un brano e ci siamo trovati subito a nostro agio, consapevoli di avere davanti delle persone di grande spessore artistico e professionale ma sopratutto con una grande sensibilità.
Abbiamo sentito subito che ci capivano come pochi e la produzione è nata spontaneamente come la collaborazione in Kiss 'n Kill è il primo brano che ho scritto e sono contentissima ci sia la voce di Pier.


Partendo dall'underground siete approdati anche alla "grande distribuzione" musicale, Mtv, Rock Tv, radio nazionali: dal tuo punto di vista una maggiore esposizione potrebbe portare a un cambiamento nel sound di una band per allinearla con i gusti del pubblico "televisivo"?

Nel tempo ci siamo guadagnati il nostro spazio ma le cose non sono cambiate molto...
In Italia il mondo della musica "vera" e quello della musica "popolare" sono purtroppo due cose radicalmente distinte e completamente diverse: al giorno d'oggi è praticamente impossibile che una band o un artista possano fare un percorso che li porti ad un mercato mainstream senza passare dai talent show o da produzioni costruite a tavolino.
Non penso dunque che cambiare appostiamente qualcosa del nostro sound sia utile visto che dovremmo cambiare anche la lingua in cui ci esprimiamo.

I talent show fanno parte comunque dell'evoluzione mediatica in quasi tutto il mondo e hanno poco a che fare con il lavoro che c'è dietro una band. Offrono si, la possiblità a un cantante con delle buone doti tecniche ed espressive (almeno così si presuppone) di fare la propria strada da interprete di canzoni scritte, per la maggior parte dei casi da altri per lui... ma al fine di costruire un prodotto vendibile ad un pubblico che si sta amaramente abituando a degli standard piatti e con riferimenti culturali fin troppo deboli.

Nel nostro paese è forse ancora più evidente che negli altri, per esempio in particolare nel Regno Unito è molto presente il fenomeno dei talent ma è anche molto probabile che un'artista possa nascere comunque dall'underground e arrivare a più livelli mediatici.


Venite da Roma, quanto vivere nella capitale, con una scena musicale così varia, vi ha ispirato? Ci sono delle band/musicisti che ci consigliate di tenere d'occhio?

E' difficile da dire, sicuramente vivere in una grande città ci ha condizionato senza che ce ne rendessimo direttamente conto, nel nostro percorso musicale abbiamo incontrato un' infinità di artisti tutti diversi tra di loro ed è molto stimolante il confronto che si crea.
Roma è davvero piena di bei progetti e ce n'è davvero per tutti i gusti basta solo scavare un po', ne cito qualcuno : Madkin / Viva Santa Claus, Dirtyfake, Madame Lingerie, Ancien Regime, Sadside Project, Electric Superfuzz, Stanley Rubick, Indie Boys are for Hot Girls, Astenia. Sono a un quarto della lista !


In un intervista tu e la chitarrista Stefania Imperatori avete dichiarato che "i Milk White sono un gruppo con le mestruazioni": c'è davvero un modo prettamente femminile di fare il rock, specie in Italia, oggi nel 2012?

Aahah, diciamo tante cose nelle interviste! Intendevamo dire che nella nostra musica ci mettiamo tanto di nostro, in modo molto istintivo e carnale, chiaramente a seconda di quello di cui parliamo e quello che vogliamo esprimere le canzoni possono essere molto diverse tra di loro un po' come l'umore di una donna durante il ciclo mestruale! Nelle nostre interviste la cosa che diciamo più spesso è che consideriamo la musica un linguaggio universale per cui la questione sessuale non ci ha mai toccato particolarmente.


Ultimissima domanda, quali sono i progetti immediati della band e quando vi vedremo in tour?

Al momento siamo in studio (sempre dai Velvet) per registrare del nuovo materiale, abbiamo qualche data da confermare in Italia ma per il prossimo anno ci troveremo altrove. Avevamo bisogno di aria fresca e abbiamo deciso di andarcela a prendere in Inghilterra!


Grazie mille Erika e in bocca al lupo per tutto!

Grazie a te e crepi!

Joveline.

ARTICOLO TRATTO DAL NUMERO 9 - GENNAIO 2013

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