"I sogni più l'elettricità non fanno il comunismo..."
"I sogni più l'elettricità non fanno il comunismo - anche se è un dato di fatto che a Stalingrado non passano - anche se è un dato di fatto che a Stalingrado non passano..."*
Tutto bene, sì, ma diceva soviet, non sogni. Il fatto è che ai tempi in cui mi ero dato ai Cccp non avevo la minima idea (e aggiungo per fortuna) di cosa mai fossero questi soviet. Dalla mia (per non dire dalla nostra, mettendoci dentro tutta una generazione ideologicamente ibrida e prossima al grunge) c'era che i Cccp li si ascoltava da mitiche cassette registrate più e più volte, per cui la qualità audio era quella che era, quindi vada per i sogni al posto dei soviet.
Del resto, tutti hanno ascoltato i Cccp e mi permetto di dire che pochissimi o nessuno li ha capiti, tranquilli... anche loro a volte si fraintendevano... questa l'ho presa da una videocassetta cult** che a suo tempo mi era arrivata attraverso un giro pazzesco di passamano; niente, Massimo Zamboni (chitarrista - compositore), parlando a tutto tondo dei Cccp ci mette dentro il suono e il palco e l'energia e le differenti suggestioni poetiche e sceniche del terribile o meraviglioso spettacolo che offriva la band, quindi via con il cattolicesimo, l'islam, il punk, il comunismo, e il furioso spogliarello performance di Fatur e la bellissima o almeno intrigante Annarella, la sfinge, la subrette del popolo, e naturalmente lui, l'oracolo, il poeta, il mostro: Giovanni Lindo Ferretti, il mito dei miti; impossibile non fraintendere.
Sempre da quella videocassetta Ignazio Orlando (produttore, arrangiatore poi bassista e tastierista del gruppo) spiega alcune faccende tecniche sugli arrangiamenti e le produzioni dei Cccp per dire che erano molto aperti in fase di arrangiamento ma del tutto intransigenti sui testi, quelli erano i Cccp, sacri e inviolabili. Pare che Giovanni, l'oracolo, durante le prove si accovacciasse in un angolo a scrivere e a scrivere una quantità irragionevole di parole... qui anche Ignazio ammette la sua difficoltà a capire pienamente i testi dei Cccp...
Ma a parte la qualità e la quantità di parole affastellate su pochi minuti di traccia audio c'è da dire che quei ragazzi erano troppo punk per gli intellettuali, che invece li avrebbero capiti (certo, come no...) e ovviamente erano troppo intellettuali per i punk...
Mettiamola così: il muro di Berlino stava ancora in piedi e il nome "Cccp fedeli alla linea" non è che se l'erano dato così per moda. Giovanni ha militato in Lotta Continua finché è esistita Lotta Continua, e va bene che tutti i dischi dei Cccp sono disseminati di proclami e riferimenti espliciti al comunismo sovietico... va bene... ma lo spirito stava da quell'altra parte, nel senso della tensione esistenziale sicuramente, in totale conflitto con la società del consumo che allora si autocelebrava fino alla nausea... quindi PRODUCI CONSUMA CREPA ovvio, no? – PRODUCI CONSUMA CREPA. Non era solo un fatto politico, no no, questa cosa arrivava dritta dritta anche a noi altri ignoranti così come al movimento punk, suppongo. Prendete quest'altra, bellissima:
SVEGLIAMI***
Sezionatori d'anime giocano con il bisturi
Maggioranze boriose cercano furbi e stupidi
Somigliano ai malvagi aizzano i violenti
E gli invidiosi indispongono
Cerco le qualità che non rendono
In questa razza umana
Che adora gli orologi
E non conosce il tempo
Cerco le qualità che non valgono
In questa età di mezzo
Ha conati di vomito la terra
E si stravolge il cielo con le stelle
E non c'è modo di fuggire
E non c'è modo di fuggire mai
SVEGLIAMI
Io sono perso
Sono confuso
Tu fammi posto
Allarga le braccia
Dedicami la tua notte
La notte successiva
E un'altra ancora
Dedicami i tuoi giorni
Dedicami le tue notti
Oggi domani ancora
Stringimi forte
Coprimi avvolgimi
Di caldo fiato scaldami
Di saliva rinfrescami
Vorrei morire ora
Intanto Paolo VI non c'è più
È morto Berlinguer
Qualcuno ha l'aids
Qualcuno il pre
Qualcuno è post
Senza essere mai stato niente
Niente!
E trema e vomita la terra
E si capovolge il cielo con le stelle
E non c'è modo di fuggire mai
SVEGLIAMI
VIENI
Arde di sete e vomita la terra
VIENI
E trema e vomita la terra
E si capovolge il cielo con le stelle
VIENI
Allora ho ragione o no? Credo che sia tutta qua la questione Cccp, fuori da ogni interpretazione analitica, d'altronde la poesia è poesia... e qui, mi pare, si dice più di quanto c'è scritto, qui si va oltre un concetto rigido, oltre una fede precisa. E fede non lo dico a caso, ora ci arrivo...
Caduto il muro di Berlino, i Cccp fedeli alla linea non ci sono più e nascono i C.S.I (Consorzio di Suonatori Indipendenti e casualmente Comunità degli Stati Indipendenti). Nasce un'altra storia che personalmente seguo a stento, ormai è nata l'epoca grunge e per quelli della mia scuola (quella dei poeti ignoranti) i Cccp avevano tradito, mah! Da lontano mi pare di capire che ora i C.S.I hanno delle pretese musicali, e devo ammettere che certi vecchi pezzi in acustico sono una figata, come certi altri nuovi che ogni tanto danno su MTV (sì, perché non ho mai avuto un disco dei C.S.I, io, e il giro di cassette ormai stava scomparendo per lasciare posto alla qualità/pubblicità del cd).
Niente, si sparge la voce di una malattia di Giovanni, non mi sono mai informato a riguardo, comunque ce la fa, nasce la PGR (Per Grazia Ricevuta); non so che fine abbia fatto questo progetto. Giovanni va sempre in giro a declamare poesie, e ogni tanto canta qualche vecchio pezzo dei Cccp in acustico. Qualche hanno fa ha rilasciato delle dichiarazioni sconvolgenti su un voto che avrebbe dato al centro destra dicendo che doveva liberarsi di un attaccamento feticcio al passato e cose così, il tutto condito da una spiritualità apparentemente inedita e da manifestazioni di approvazione per la Chiesa.
Ora non sono più sconvolto... non che voglia giustificare a tutti costi quello che per me è stato e resta un maestro, ma fuori dal pregiudizio, fuori da certe patacche politiche, bisogna intanto ammettere che una certa spiritualità la si vedeva benissimo già dai primi Cccp, così come la ricerca di verità e perché no di Dio, che magari faceva la cameriera in qualche misteriosa bettola a Instambul, perché no? D'altronde non ne girano molte... solo nei posti giusti****.
Il discorso del centro destra è un tantinello più problematico e diciamo pure inaccettabile in un certo senso, ma dato che conosco il mio maestro posso dirvi che il ragazzo, senza se e senza ma, si è trovato di fronte alle terribili contraddizioni del leninismo; perchè lui era di quei comunisti lì, di quelli che hanno letto Lenin, quindi niente, siccome è intelligente c'è arrivato da solo che il compagno Lenin aveva torto marcio, ma vista l'età di Giovanni e il suo pessimismo tragico ormai sviluppatissimo, non c'era più tempo né posto per un altro socialismo, magari anarchico.
Certo, la faccenda del centro destra resta una cazzata, ma posto che non sono il suo avvocato, sono sicuro che a modo suo Giovanni sta cercando la verità... e la cosa non è facile visto che non ne gira molta... sì, tranne che nei posti giusti, come no!
*Manifesto, dall'album 'Socialismo e barbarie', 1987 Virgin Records
**Tempi Moderni, di Luca Gasparini (documentario)
***Svegliami, dall'album 'Canzoni Preghiere Danze del II millennio sezione Europa', Virgin Records 1989
****Punk Islam, dall'ep 'Ortodossia' 1984 Attack Punk Records
Paolo Lubinu
ARTICOLO TRATTO DAL NUMERO 12 - AGOSTO 2014